[Il diritto all’infanzia: dall'(abbandono all’accoglienza)]

Oggi l’infanzia sembra essere stata abbandonata. Possiamo notare che non tutti i bambini godono di una presenza stabile e premurosa dell’adulto. Inoltre molto spesso i minori sono vittime di crisi familiari e, quindi, privati dell’affetto indispensabile dei care-giver. Possiamo, quindi, affermare con certezza che oggi l’infanzia necessita di maggiore accoglienza sotto diversi punti di vista.
Il primo ambiente in cui il bambino ha bisogno di cure amorevoli è senza dubbio la famiglia. Il secondo ambiente fondamentale dove il bambino deve essere seguito in maniera adeguata e attenta è la scuola. I tempi educativi del bambino andrebbero regolati sulle esigenze educative e andrebbero sempre rispettati.
Quello che sarebbe fondamentale è di promuovere il bambino sotto gli aspetti della sua originalità, identità e univocità. Oltre all’amore e all’affetto che il bambino dovrebbe ricevere in famiglia, va salvaguardato anche il suo diritto allo sviluppo armonico delle facoltà intellettuali e di apprendimento.

Quando si parla di minori si parla sicuramente di protezione e il bambino va sempre protetto e tenuto lontano dai pericoli di qualsiasi specie. Il bambino è persona e come persona vanno salvaguardate le sue speciali prerogative, le capacità di intimità e di dialogo, di pensiero e di intuizione.
Un bisogno sicuramente non trascurabile del bambino come persona è quello del radicamento e dell’appartenenza. Il bambino si deve sentire parte della comunità in cui vive e deve soprattutto sentirsi accolto sotto tutti i punti di vista. La comunità in cui vive il bambino deve essere sede di libertà e di valori.
Diritto al gioco nell’infanzia. Storia, teoria, pratica, esperienze in Italia e all’estero
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