[Il (metodo sperimentale) (introspettivo) usato in psicologia]

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Il metodo sperimentale introspettivo è un metodo che è stato studiato circa un secolo fa già dagli antichi psicologi. Il metodo consiste nel “guardarsi dentro”. Quindi, vuol dire prestare attenzione ai processi mentali che si stanno svolgendo in un determinato periodo di tempo. La persona che pratica l’introspezione cerca di capire quali sono i suoi pensieri, i suoi stati d’animo, le sue emozioni, le sensazioni e via dicendo.

E’ un metodo sperimentale che è stato utilizzato da numerose branche della psicologia, come per esempio la psicoanalisi. Attraverso i racconti del flusso di pensiero e dei sogni del paziente, lo psicoanalista cerca di capire cosa sta accadendo nella mente della persona. Quindi, questo metodo ha una valenza sperimentale anche se tuttavia presenta dei limiti. Appurato che nella mente delle persone esiste una parte inconscia, di cui la persona è inconsapevole, si può affermare che con il metodo introspettivo non possiamo raggiungere tutti i meandri della mente. Molte volte le persone, per esempio, provano rabbia ma non capiscono esattamente per cosa. Oppure, la persona ha delle qualità particolari ma non riesce a comprendere effettivamente in cosa eccelle così tanto.

Molte volte, infatti, le persone non sono pienamente coscienti e consapevoli, per esempio, delle proprie emozioni. Non sempre è facile capire se si è maggiormente arrabbiati, oppure delusi, oppure esausti o al contrario gioiosi, soddisfatti o felici. Capire bene cosa si sta provando non è semplice. Ancora più difficile può risultato raccontarlo. Non siamo sempre capaci di esprimere cosa pensiamo, cosa sentiamo e cosa proviamo. Infatti, per una persona che fa terapia da un terapeuta la soluzione è affidarsi al terapeuta per tirare fuori quello che lei non riesce a comprendere. E’ il terapeuta, infatti, che con la sua bravura riesce a cogliere cosa sente il paziente che ha difronte.

Un altro limite del metodo introspettivo sta nel fatto che le informazioni provenienti dall’utilizzo di questo metodo non sono osservabili dall’esterno. E’, infatti, la persona che pratica l’introspezione a sapere più o meno quali sono i contenuti della propria mente in un dato momento. Si può ancora aggiungere, come già accennato poco fa, che la persona non è neanche pienamente consapevole dei propri processi mentali.

Per esempio, facendo riferimento all’inconscio, possiamo affermare che una persona che sente di non essere abbastanza amata e apprezzata dal proprio partner, sta in realtà ricordando inconsciamente delle esperienze infantili. Se tale persona durante l’infanzia non è stata abbastanza ascoltata e accudita sapientemente, potrà pensare che neppure il proprio partner l’ascolta e l’apprezza, è tutto un meccanismo che avviene all’insaputa della persona in questione e, quindi, inconsciamente.