La madre buona: la teoria di Winnicott

Rate this post

La madre buona: le cure amorevoli giuste per un neonato

La madre buona è un concetto espresso in un’ importante teoria dello psicologo Donald Winnicott. Winnicott studiò a fondo il rapporto madre-bambino per costruire così una teoria che ancora oggi si studia nelle accademie e nelle università. Tuttavia, questo argomento viene letto e studiato anche dagli interessati genitori che cercano di capire come comportarsi al meglio con il piccolo della famiglia.

Cosa intende Winnicott con “madre sufficientemente buona”?

Winnicott con madre buona intende un genitore che sappia rispondere prontamente e efficacemente ai bisogni del bambino. Centrale nella teoria di Winnicott è il concetto di bisogno. Il bambino richiede tante attenzioni e ha numerosi bisogni di diversa natura. Il bambino ha bisogni primari come la necessità di nutrirsi, di coprirsi, di lavarsi, di dormire, di essere accudito fisicamente sotto tutto gli aspetti. Tuttavia, oltre ai bisogni primari il bambino ha bisogno di calore umano.

la madre buona

Come può la madre dare cure e calore umano nel modo giusto?

La madre buona è quella madre che sa rispondere con le giuste cure ai bisogni del bambino. Quindi, oltre a soddisfare le necessità primarie del piccolo saprà anche essere fonte di calore umano e protezione. La madre sa dare affetto, attenzioni e cure. Ma come potrà trasmettere questo affetto al bambino? Secondo Winnicott anche il modo in cui tiene in braccio il bambino è cruciale per la trasmissione di protezione e calore.

Come deve tenere in braccio il bambino la madre?

La madre riuscirà a tenere in braccio il bambino in modo soprattutto di trasmettere protezione. Secondo Winnicott la braccia della madre sono uno “scudo” contro paure, ansie e angosce del piccolo. Quindi la madre buona deve “contenere” le paure del bambino. Il concetto di contenimento, infatti, è un altro dei concetti centrali nella teoria di Winnicott. La madre, infatti, deve saper contenere e tenere lontane le ansie e le angosce del bambino. A livello fisico, quindi, le braccia della mamma mantengono il piccolo in modo sicuro in modo da trasmettere serenità.

la madre buona

Anche le espressioni trasmesse dal viso della madre sono importanti..

Un altro concetto importante della teoria di Winnicott riguarda le espressioni del viso della madre. Una madre sorridente, serena, sicura di sé e stabile emotivamente saprà trasmettere queste piacevoli sensazioni al piccolo. Al contrario, una madre ansiosa, insicura, suscettibile e angosciata trasmetterà al bambino una serie di paure che purtroppo il piccolo risentirà dentro di sé. Quindi, la madre sufficientemente buona è una madre emotivamente stabile che sa dare sicurezza, protezione e serenità.

La madre buona sa rispondere prontamente ai pianti del bambino

Il bambino piccolo, nato da poco, ha un modo particolare e unico di trasmettere ciò che sente. Questo modo particolare è il pianto. Attraverso il pianto il neonato comunica i suoi bisogni come la necessità di nutrirsi, di stare al caldo, di lavarsi ecc. Oltre a queste necessità fisiologiche il bambino richiede anche attenzioni a livello psicologico. Il bambino, infatti, non potrebbe crescere in maniera sana senza il calore del genitore o di chi si prende cura di lui. Quindi, l’affetto è un altro concetto centrale nella teoria di Winnicott. La madre buona deve saper trasmettere affetto.

Cosa succede se la madre non rispondere adeguatamente ai bisogni del neonato?

Se la madre non risponde in maniera adeguata ai bisogni del bambino la funzione dell’holding (sostenere il bambino) può fallire. In questo caso la madre non sa rispondere ai bisogni fisici e psicologici del neonato creando in lui una serie di disagi e angosce. Quindi, se manca la protezione il bambino potrà sviluppare stati di ansia e vulnerabilità. Quindi, se viene a mancare nel bambino il senso di sicurezza e fiducia si potrà andare incontro a uno sviluppo atipico. In questo caso lo sviluppo atipico significa una crescita poco sana e problematica.

la madre buona

Riassumiamo qui le funzioni dell’holding schematicamente..

Che cos’è l’holding?

L’holding si riferisce alla capacità della madre (o del caregiver primario) di sostenere il bambino in un senso globale, che comprende:

  1. Sostegno fisico: Nei primi mesi di vita, l’holding è letteralmente il “tenere in braccio” il bambino, fornendogli sicurezza e protezione. Questo contatto fisico crea una sensazione di continuità e coerenza, aiutando il bambino a sentirsi al sicuro.
  2. Sostegno emotivo: La madre non solo risponde ai bisogni fisici del bambino (come nutrirlo o calmarlo), ma lo “tiene” anche emotivamente, riconoscendo e contenendo i suoi stati emotivi.
  3. Ambiente protettivo: L’holding include la capacità di creare un ambiente sicuro in cui il bambino può cominciare a esplorare il mondo senza sentirsi sopraffatto da ansia o insicurezza.

L’holding e lo sviluppo del Sé

Secondo Winnicott, l’holding è cruciale per lo sviluppo di un vero Sé autentico e sano. Quando il bambino si sente sostenuto in modo adeguato, può cominciare a costruire una base sicura che gli permette di:

  • Esplorare il mondo esterno.
  • Differenziare il Sé dagli altri.
  • Sviluppare fiducia in sé stesso e negli altri.

Il fallimento dell’holding

Se l’holding è insufficiente o incoerente (ad esempio, a causa di una mamma emotivamente assente o inaffidabile), il bambino può sviluppare ansie profonde, insicurezze o un falso Sé per adattarsi a un ambiente imprevedibile.

Applicazioni del concetto

L’idea di holding è utilizzata in ambito terapeutico per descrivere il ruolo del terapeuta nel “sostenere” il paziente. Proprio come una mamma, il terapeuta offre un ambiente sicuro e contenitivo per permettere al paziente di esplorare e integrare parti di sé frammentate.

Libri consigliati per approfondire l’argomento..

I bambini e le loro madri

Sviluppo affettivo e ambiente

Il bambino deprivato

Il vero sé in azione. Un’analisi con Winnicott

Leggi anche: Crema viso antietà nutriente: Bottega Verde

—> La teoria di Donald Winnicott: il gioco e lo spazio transizionale

—> Differenze tra le teorie di Freud e Jung

—> Siero viso alla vitamina C: pelle nutrita

la madre buona

In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Silvana Santospirito

Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *