[La psicologia scientifica e (la psicofisica) di Theodor Fechner]

[La psicologia scientifica e (la psicofisica) di Theodor Fechner]

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La psicologia scientifica nel mondo occidentale

La psicologia scientifica nacque nelle università tedesche del XIX secolo e da lì si diffuse all’intero mondo occidentale. Questo luogo di nascita, tuttavia, non fu casuale. La psicologia sperimentale è difatti un
prodotto dell’università moderna che, con la sua duplice enfasi sull’insegnamento e la ricerca, si affermò inizialmente in Germania.

Fino al 1870, a causa della frammentazione della nazione tedesca in numerosi regni, ducati, vescovadi e della mancanza di un governo centrale effettivo, c’erano molte più università in Germania che in altri paesi europei. In assenza di uno Stato e di una chiesa unitari, le istituzioni universitarie diventarono il principale veicolo di diffusione della cultura nazionale.

L’università di Berlino stabilì il modello di università moderna

Durante il XVIII secolo, con lo sviluppo delle facoltà di filosofia, accanto alle tradizionali facoltà, sorse l’idea di una Wissenschaft, ossia di una scienza enciclopedica di vasta portata, comprendente ogni
genere di conoscenza, umanistica e scientifica. L’università di Berlino, istituita nel 1810 a opera di Wilhelm Von Humboldt, di fatto stabilì il modello di università moderna. L’esempio di superiorità nell’insegnamento e nella ricerca instaurato in tale università si diffuse rapidamente alle altre università tedesche, le quali, in quanto istituzioni finanziate dallo Stato, il cui corpo docente era nominato e retribuito dai vari governi tedeschi, ricevettero cospicue sovvenzioni per libri e apparecchiature.

L’allestimento dei laboratori e la psicologia sperimentale

Presto furono allestiti laboratori ben attrezzati per ricerche di fisica, chimica, psicologia ed altre discipline scientifiche. Come precedentemente osservato la psicologia sperimentale fu il frutto dell’unione tra la
vecchia psicologia filosofica e le nuove scienze della vita. Le università tedesche fornirono il terreno d’incontro iniziale per questa congiunzione laddove invece, in Università come Oxford e Cambridge in Inghilterra, l’introduzione di nuovi argomenti di studio incontrava spesso resistenza.

Solo fino alla fine del XIX secolo le istituzioni accademiche degli altri paesi occidentali cominciarono ad eguagliare quelle tedesche.

Le prime ricerche di laboratorio in psicologia

La fondazione ottocentesca della Psicologia scientifica rivela la sua duplice origine, biologica e filosofica, sia attraverso l’adozione dei metodi d’indagine (derivati essenzialmente dalle scienze naturali e biologiche) che attraverso la delimitazione del campo d’indagine (la psiche quale ipotetica entità autonoma e trascendente rispetto al soma). Gustav Theodor Fechner (1801-1887), uno dei primi ad intraprendere ricerche di laboratorio in psicologia, esprime con grande chiarezza tale dualità, in quanto il suo intento è «fornire un’evidenza e una misura dell’anima umana (psiche)3
». Anche se tale posizione dualistica sembrerebbe collocare Fechner nel solco dell’antica speculazione filosofica, il metodo adottato appartiene senz’altro al campo delle scienze empiriche biologiche. Lavorando assiduamente su un singolo problema ri3 G. Th. Fechner, Elementen der Psychophysik, Brietkopf und Härtel, Leipzig, 1860.


stretto – la relazione tra stimolo e sensazione – egli introdusse infatti la metodologia, la sperimentazione sistematica e la valutazione quantitativa dei risultati. Fechner chiamò psicofisica lo specifico settore di
ricerche, iniziato da Weber, che ha per oggetto le relazioni funzionali che intercorrono tra corpo e anima, tra mondo fisico e mondo psichico.

Tali ricerche presero avvio nel 1850 a seguito di una folgorante intuizione: la legge del rapporto tra la mente ed il corpo poteva essere stabilita in base al rapporto quantitativo tra la sensazione mentale e lo
stimolo materiale. Il programma di ricerche non servì solo a sviluppare vari metodi sperimentali ma portò alla formulazione di una legge generale detta di Weber-Fechner, secondo la quale l’intensità di una sensazione è proporzionale al logaritmo dello stimolo fisico che la produce.

La congiunzione tra la prospettiva fisiologica e psicologica

La formulazione di questa legge, al di là della sua validità, potrebbe essere considerata l’atto di nascita della psicologia scientifica, nella misura in cui traduce in termini matematici il rapporto tra il mondo fisico ed il mondo psichico. Va inoltre tenuto presente che Fechner, nell’ambito della ricerca neuropsicologica, rappresenta un importante anello di congiunzione fra la prospettiva fisiologica e quella più propriamente psicologica, avendo introdotto metodi di studio che sono ancora attuali (per esempio le tecniche di “scaling” o di “cronometria mentale”) o in relazione molto stretta con la ricerca di oggi.

Si tratta di tecniche di osservazione e misura oggettiva dei tempi di trasmissione del segnale lungo i nervi e di confronto fra intensità dello stimolo esterno e intensità del segnale nervoso. Tradizionalmente gli studi di psicofisiologia erano in gran parte condotti sugli animali per motivi etici, ma con il progredire delle tecniche di esplorazione (per esempio con l’introduzione della risonanza magnetica nucleare) lo studio diretto e non intrusivo del soggetto umano è sempre più agevole e diffuso.

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    Pubblicato da Silvana Santospirito

    Temi e teorie interessanti di ambito psicologico.

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